C’era una volta….
Un’orfana triste di origine slava che giunse in Italia nel 1480 all’età di circa sette anni dopo un lungo viaggio per mare al seguito di donna Andronica Cominata (detta anche Comnena) vedova dell’eroe albanese Giorgio Castriota Skandeberg, despota di Albania.
La povera bimba giunse profuga alla Corte dell’alleato di Castriota Ferrante D’Aragona, re di Napoli, che li accolse a braccia aperte in quanto i nobili albanesi erano membri dell’ordine del Dragone, una lega di mutuo soccorso cui aveva aderito ai tempi anche Vlad Tepes III.
La bambina, indicata quale figlia di una sorella di Andronica Comnena, era stata salvata dall’invasione turca dei Balcani, che nei paesi slavi in quel periodo metteva a rischio la stessa sopravvivenza degli stati cristiani, e crebbe felice e amata alla corte del re di Napoli.
Così inizia il libro – Sulla presunta tomba di Dracula a Napoli – Ed. Stamperia del Valentino della ricercatrice storica Laura Miriello. Quasi un decennio addietro hanno preso corpo alcune congetture, basate su una scoperta effettuata da una studentessa durante la preparazione della tesi di laurea: una lastra tombale – peraltro da secoli sotto gli occhi di qualsiasi visitatore del complesso conventuale di Santa Maria la Nova, in Napoli, presentava dei glifi poco comprensibili, quindi suscettibili di diverse interpretazioni.
Una serie di circostanze spinse a ritenere che ci potesse essere un legame tra l’avello e la controversa figura di Vlad Tepes III, il fantomatico Dracula delle storie di Bram Stoker. Al centro del giallo l’iconografia del cimiero in forma di Drago, proprio dell’omonimo Ordine rinascimentale di origine aragonese ma anche del blasone dei Dragulesti, la famiglia di origine dl Vlad l’Impalatore. A ciò si aggiunge un intricato intreccio di parentele della detta famiglia con nobili napoletani molto in vista, circostanza che sembrerebbe incoraggiare certe conclusioni.
In questo breve lavoro Laura Miriello prova a rimettere ordine in una ridda disordinata di ipotesi, e di rintracciare il bandolo, un fil rouge che possa ristabilire certezze sulle verità storiche di questa intricata questione.
Editore: Stamperia del Valentino
Collana: I polifemi
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 29 aprile 2021
Pagine: 126 p., Brossura
EAN: 9788899937713