L’intellettuale francese Régis Debray e il suo libro “Contre Venise”.
Finora nessuno aveva mai osato mettere a duro confronto Venezia e Napoli. Roma sì, Torino sì, ma Venezia… Che eresia! Lo fa invece Régis Debray, uno dei più eminenti pensatori contemporanei, che esercita un’influenza determinante sul dibattito intellettuale, politico e culturale in Francia, scatenando un putiferio di critiche e vituperi, perché Venezia per molti nostalgici è un sogno intoccabile e inattaccabile. Forse proprio per questo, Régis Debray, noto controcorrentista, ha parole lapidarie e sprezzanti contro i beati adoratori della città dei dogi. Il suo testo panflettario inizia proprio così: “Possano queste rustiche osservazioni contribuire a liberare un paio di timorosi da ogni rimorso nei riguardi di gondole, vaporetti e imbarcaderi scricchiolanti”.
E non è solo Venezia ad essere il bersaglio dello scrittore, che se la prende anche con gli adoratori della città dei dogi. È ovvio che questi ultimi hanno reagito male, molto male, e la risposta di Debray non si è fatta attendere: «Venezia è la volgarità della gente di buon gusto (…) in Francia, gli innamorati di Venezia che hanno il cuore fragile e portano la sufficienza all’occhiello, si sono molto risentiti. Alle soglie di un inverno propizio al romanticismo lagunare, un insolente, borghesuccio per di più, ex-guevarista riconvertito nella metodologia -, osa aggredire in pubblico il governo della loro passione. I patiti più distinti della città dei dogi – la quale recluta all’Eliseo (N.d.R. allusione a François Mitterrand), da Lipp (N.d.R. brasserie frequentata da snob), nel Rotary e nella DGSE (N.d.R. equivalente della FBI) – parlano di provocazione, di profanazione.
La Parigi chic è sconvolta. È da scompisciarsi dalle risa (…) Per curare la vostra “venezite”, cari dongiovanni da fine settimana e cari diplomatici decaduti, andate a Napoli! Napoli la truculenta, Napoli che ti salta al collo e non ti molla più (…) Napoli è carnale, frivola, rumorosa, sensuale, viva. Venezia ha odore di morte, con quelle gondole simili a catafalchi e quei palazzi decaduti, è un fossile. Il Duomo di Napoli è un luogo di culto, San Marco è una tappa turistica, un museo dove si fa la fila per entrare.
Ci sono chiese a Venezia, ma le messe si dicono a Napoli. Venezia è una città giocattolo, un simulacro che esiste solo attraverso gli occhi degli altri e smette di esistere se non ci sono visitatori. Da sola Venezia crolla e si deprime come un’attrice davanti ad una sala vuota. Napoli invece è la vitalità incarnata. Napoli è l’anti-Venezia, la città meno narcisista che ci sia, l’unica in Europa dove il mito si incontra per strada, dove il passato si vive al presente”.
Cosa pensarne? Régis Debray è un provocatore nato, e forse Venezia non merita di essere tanto vilipesa, però ogni tanto lo scambio dei ruoli può anche essere salutare. Lo dico da napoletana che soffre quando vede Napoli relegata quasi sempre all’ultimo banco. E in un certo senso, sì, non mi è dispiaciuto questo pamphlet, tanto a quello che dice Debray su Venezia non ci crederà mai nessuno.
31 Commenti
Complimenti Signora per la bella recensione che ha fatto all’intellettuale francese con le sue appropriate parole. Come non condividerle. Grazie ancora da parte di un napoletano che pur trovandosi al nord in quel di Bergamo non finisce di amare la città e i suoi dintorni, le sue meraviglie e la gente che vi abita anche se piena di contraddizioni che la rendono viva insieme alla città in cui vivono. Cordiali saluti Sergio. Napoletano verace.
Grazie Sergio!
Lo stesso discorso vale x FIRENZE, che adoro, ma da NAPOLETANO ho notato la stessa cosa Firenze è viva solo grazie ai turisti, col covid sembrava di vivere in una città svuotata, le chiese addirittura fanno pagare la luce a tempo nelle cappelle x mostrare i quadri. Napoli è di tutti e tutti i giorni.
Maria Framchini da napoletana le dico grazie per come presenta fuori la nostra città.
Quando sento parlare di Napoli da chi sa di cosa parla, mi inorgoglisce e commuove allo stesso tempo.
È indiscusso che è il Paese più bello del mondo.
Al punto che tutti i difetti passano in secondo piano
Leggere questo articolo mi ha fatto iniziare bene la giornata! Come non essere grata per le belle parole rivolte alla città di Napoli, la mia Napoli. Finalmente qualcuno che ne ha saputo cogliere i “mille colori”, che l’ha vissuta e ne ha respirato l’essenza rimanendo stregato dal suo fascino. Caffè pagato per tutti….anche per i veneziani che ne hanno pagato le conseguenze! Grazie!
È vero “non ci crederà nessuno” ma quamto fa bene al cuore leggere parole belle su Napoli. Purtroppo in pochi riescono a guardarla aldilà del loro naso e quando si incontramo allora si gonfia il petto di orgoglio.
Complimenti per l’articolo .
Per amare ed apprezzare il fascino di Napoli bisogna essere capaci di comprenderla (nel senso di prenderla dentro, di contenerla). Ma per farlo bisogna essere dei giganti e sono pochi ad esserlo.
Debray non è un provocatore,ha descritto la pura verità. Sono napoletana vivo a Napoli,ho viaggiato moltissimo nel mondo,certo ho visto culture diverse,città bellissime,luoghi incantevoli….ma quando tornavo a Napoli ero strafelice mi mancava la vita,i rumori, frastuoni,la mia vita❤
Venezia è bellissima e unica basta guardarla ,Napoli bisogna viverla,capirla e queste cose possono farle solo menti un po’ più sofisticate
Credo siano due visioni di città completamente diverse e le contrapposizioni non fanno mai bene: in realtà considero Venezia per intero un museo dove la vita a tratti sembra essersi fermata e in cui puoi ritrovare determinate atmosfere anche un po’ noir e a volte si ha la sensazione di trovarsi in un luogo dove il tempo si sia fermato. Napoli invece è la vitalità continua, il palcoscenico del mondo dove la gente anche comune che ci vive, sembra si esibisca in una recita continua e il turista ne rimane abbacinato da cotanta bellezza,non solo dei luoghi assolutamente unico che abbiamo ma anche dalla gente stessa che contribuisce a rendere vivi questo antico e millenario splendore.
Solo tu potevi con le tue parole rappresentare la Campania è Napoli con la sua ricchissima cultura e bellezza, tu che la conosci a tutto tondo. Grazie Maria Franchini!
Sei molto cara Anna Maria
È con sommo piacere che ho letto e mi compiaccio che la grande bellezza di Napoli venga colta da un animo sensibile d’oltralpe!
Giuro che mi ha reso felice e lusingato perché le sue parole sono le mie da tempo immemore. Aggiungo che non trattasi affatto di provocazione, un intellettuale sopraffino che vede ciò che troppi non riescono a vedere. Tutte le sue affermazioni non solo sono vere, sono ineccepibili.
Sempre sublime e perfetta cara Maria. Complimenti.
Forse non ci crederà nessuno ma a pensarlo lo pensano tutti. Napoli è Napoli al di là di tutte le contraddizioni, è viva, è sentimento puro, è passione, è cuore. Questo la rende unica. Un abbraccio.
Ti ringrazio cara Nunzia.
Napoli è bellissima ed è una città di mare non di laguna basta guardare la sua costa mozzafiato
Napoli ha castelli sul mare chiese e tesori monumentali ma soprattutto è una città con una energia enorme una città dove senti l’anima del popolo dei vicoli e del mare Napoli è unica al mondo e come diceva W.Gothe : vedi Napoli e poi muori. Napoli è stata la capitale del più grande regno europeo ed ancora nonostante tante difficoltà continua a camminare orgogliosamente generando artisti talentosi di una cultura millenaria come poche nel mondo
Debray non è l’unico francese che ama molto Napoli.
Bell’articolo e commento delizioso. Come non essere concorde con l’autore francese, a noi che amiamo Napoli. La città di per sé non ha colpe . Ne hanno i suoi scialbi ed inetti amministratori. Grosse colpe. Eppure nonostante ciò Napoli colpisce il cuore ! Grazie a entrambi
Bellissimo articolo! Capire Napoli non è affatto semplice, molto spesso non riescono a farlo gli stessi napoletani. Lo stereotipo è sempre in agguato e la narrazione storica degli ultimi anni ha oramai tracciato un solco molto profondo di diffidenza e paura nei confronti della città. Grazie mille a chi riesce a guardare oltre e a restituire la giusta dimensione a questa splendida città.
Bellissimo articolo! Capire Napoli non è affatto semplice, molto spesso non riescono a farlo gli stessi napoletani. Lo stereotipo è sempre in agguato e la narrazione storica degli ultimi anni ha oramai tracciato un solco molto profondo di diffidenza e paura nei confronti della città. Grazie mille a chi riesce a guardare oltre e a restituire la giusta dimensione a questa splendida città.
Purtroppo nell’immaginario collettivo non solo italiano quando si parla di Napoli è quasi sempre di cronaca nera o di vecchi stereotipi duri da cancellare. Non viene mai menzionata tra le principali città d’arte italiane (Roma, Firenze e Venezia) eppure possiede tra siti archeologici e musei tra i primi posti al mondo, un primato invidiabile. Finalmente sfatando tanti luoghi comuni, qualcuno comincia ad accorgersi della grandezza di questa città dove un suo figlio, scomparso da pochi anni (Luciano De Crescenzo), ebbe a dire che Napoli era l’unica possibilità di sopravvivenza dell’essere umano.
Napoli è meravigliosa, vivissima e colma di dolce vita. Ma per chi la conosce bene e la vive, ha di contro un sottostante che condiziona troppe cose e supera di molto il buono che c’è. Per cui la bellezza di Napoli è il petrolio per questo sottostante, che per estriparlo è richiesto molto di più di un cambiamento culturale o di interventi strutturali. Ad ogni modo, una convivenza quasi possibile, seppur con limiti e costi.
Avrebbe dovuto leggerlo Corrado Augias.
Ma non avrebbe capito
Nessuno ha saputo descrivere Napoli come l’ha descritta Pino Daniele; Napul.è un’emozione , va vissuta cosi come è.
Sono veneziana ci sono nata e ci sono cresciuta. Una città completamente svuotata dai suoi abitanti, difficile da comprendere, legata ai ritmi dell’acqua, gotica nella sue costruzioni. Amo tantissimo Napoli. Mi ci ritrovo. Napoli è una città in cui mi sento accolta e spesso mi dico che mi piacerebbe viverci perché la sento simile a Venezia. Chi non ama Venezia non ha capito niente. Lo stesso vale per chi non ama Napoli. Ci vuole tantissimo tempo per capire luoghi simili. Questo signor intellettuale francese può stare benissimo a casa sua.
Non dimenticherò mai l’emozione che mi fece trattenere il respiro arrivando a Venezia: un sogno. Città unica al mondo!
Perché contrapporla alla mia Napoli?
Due perle che il mondo ci invidia. A Venezia il tempo sembra essersi fermato mentre Napoli brulica di vita pur portando sulle spalle la sua storia millenaria.
Sono pienamente d’accordo con il regista
Régis Debray.
Purtroppo chi non è mai stato a Napoli non potrà fare una propria valutazione.
Io sono stata a Venezia.
L’ho trovata un sogno da vivere una notte sola.
Nel 1998, quando ci sono stata, ho detto:
“Venezia è bellissima, ma triste e vecchia”. Bisogna visitarla una sola volta e portarla nel cuore come una vecchia dama che comprai in vetro di Murano”.
Questo fu ed è il mio pensiero di sempre.
Napoli è, con tutti i suoi i suoi difetti che diventano pregi verso chi viene da fuori, la linfa vita per chi vuole rinascere a vita vera, concretezza e nutrirsi di quella grande bellezza naturale, culturale, artistica che è Napoli.
Napoli è e sarà sempre l’eterna fanciulla con fisico perfetto che fa innamorare tutti e chi non può averla farà di tutto per sminuirla. Ma Napoli non ha paura.
Napoli ha ed avrà i suoi napoletani che oggi sono tristi e domani saranno subito allegri, perché non si piangono addosso e smaltiscono il male con il più piccolo segno di bene arriva.
“Carpe diem “…..
Confidando del Signore.
Il regista non ha voluto offendere Venezia, ha messo in rilievo una realtà falsata da sempre.
“VENEZIA È LA VECCHIA CITTÀ IN ATTESA DELLA FINE”
“NAPOLI È LA GIOVANE ED ESUBERANTE CITTÀ CHE DÀ LA LINFA VITALE”.
Ida D’Andrea,
Debray è uno scrittore non un regista. Régis è il nome.
D’accordo con Ida. Sono stata per 15 anni a Venezia per lavoro durante il prestigioso festival del cinema che ci inorgoglisce nel mondo per la sua professionalità e qualità
Mi piace Venezia in tutta la sua bellezza ed unicità ma non potrei mai viverci perché credo che al di fuori dei periodi glamour di cinema e di turismo la città come spesso sentivo raccontare tra i ragazzi che ci vivevano, in inverno era una cosa tristissima e cupa . Ora vivo a Brescia da 18 anni ma quelle volte che scendo a Napoli ( sono di origine campana di Benevento) vorrei rimanerci per sempre perché si respira una energia straordinaria e come diceva Eduardo: Napoli è un teatro a cielo aperto ed io aggiungo che è talmente forte la sua vitalità che ci senti la sua anima. L’anima di una città che brulica di vita, vita vera, vita caotica e complessa ma che impari ad amare perché porta con se un calore unico, una personalità orgogliosa e fiera . Una città che ti entra dentro e non la scordi più
Buongiorno, sono veneziano. Dare retta a Debray, fidatevi di lui